L'asma é una malattia delle vie aeree. Queste sono i condotti che dall'esterno portano l'aria che respiri ai polmoni. Se hai l'asma, tali condotti diventano molto più sensibili e in alcune condizioni si possono gonfiare e inspessire. Ciò rende difficile il trasporto dell'aria sia verso l'interno (dalla bocca ai polmoni) che verso l'esterno (dai polmoni alla bocca). Qualche volta le vie aeree vengono compresse dai muscoli che le circondano perciò l'aria che si trova in esse non riesce minimamente a spostarsi ne verso l'interno ne verso l'esterno.
L'asma inoltre induce la produzione di eccessive quantità di un fluido vischioso chiamato muco e anche questo fattore può bloccare le vie aeree e impedirti di respirare bene. L'asma é una malattia cronica. Ciò significa che ti accompagnerà per tutta la vita anche se i sintomi non si presenteranno tutti i giorni allo stesso modo, ad esempio: ambienti fumosi possono peggiorare il tuo stato e talvolta anche le tue normali attività possono aggravare l'asma, ed esempio correre o fare sforzi eccessivi.
COSA PROVOCA L'ASMA?
Non conosciamo esattamente tutte le cause dell'asma. Sappiamo però che può essere ereditaria.
Tu potresti avere un genitore, un nonno o un fratello che soffre d'asma o che ha semplicemente delle allergie. Le allergie sono reazioni eccessive che il tuo corpo ha quando viene a contatto con determinate sostanze e una di queste reazioni può essere proprio l'attacco d'asma. Ad esempio se sei allergico al pelo del cane o del gatto, quando ne accarezzi uno potresti avere un attacco d'asma. L'asma può presentarsi ad ogni età e nel corso della vita può migliorare o peggiorare ma se anche tu soffri di asma non preoccuparti non sei solo!! Oggi in Italia circa tre milioni di persone soffrono d'asma e conducono una vita assolutamente normale.
PROVE ALLERGOLOGICHE
Sono molto utili per la diagnosi di possibili cause allergiche dell'asma o di rinite ma vanno sempre correlate alla storia clinica del paziente per cui vengono sempre precedute da una serie di domande per orientare il medico sul tipo di allergeni da testare e l'interpretazione finale. Sono essenzialmente di 2 tipi:
Test cutanei: le prove cutanee con la metodica del "Prick Test" con il pannello degli allergeni rilevanti per una determinata area geografica sono il test di prima scelta per la diagnosi allergologica per la semplicità, rapidità e sensibilità della metodica. Consiste nel porre piccole gocce di vari allergeni nell'avambraccio e l'esecuzione di una scarificazione con un ago estremamente piccolo ed indolore al centro della goccia. E' necessario che il paziente nei giorni prima della prova non prenda farmaci antistaminici o cortisonici, che alterano la risposta. L'esame è relativamente breve in quanto la risposta compare dopo 15-20 minuti ed e' seguita da una valutazione dello specialista sui provvedimenti preventivi e terapeutici.
Test sul sangue venoso (dosaggio IgE totali e specifiche): il dosaggio degli anticorpi IgE allergene-specifici è più costoso del prick test e si esegue solo in casi particolari come nell'età infantile o in caso di scarsa risposta al prick test per trattamenti antistaminici, dubbia risposta al prick test o scarsa correlazione con la storia clinica del paziente. Si esegue tramite prelievo venoso è, al contrario dei test cutanei, sono richiesti spesso alcuni giorni per la refertazione.
Suggerimenti per il paziente allergico a:
..... acari della polvere:
Gli Acari o Dermatofagoidi sono animaletti microscopici simili ai ragni, che vivono nei nostri materassi, nei cuscini, nelle coperte, trapunte, divani, poltrone, moquette e nei tappeti. In queste sedi trovano le condizioni ideali di sviluppo, cioè una temperatura compresa tra i 15 e i 20°C e valori di umidità compresi tra il 60 e l'80% ed assenza dei raggi solari. Il nutrimento ideale per questi microrganismi è rappresentato dalle scaglie di cute, ma l'acaro non disdegna anche i residui di cibo, i granuli di polline, le muffe e le piume. Le femmine depongono durante la loro vita 60-100 uova e durante il loro ciclo vitale che dura circa 10 settimane gli acari producono circa 2000 particelle fecali.
Quale parte dell'Acaro causa allergie?
Non si diventa allergici all'acaro di per sè, bensì ad alcune particelle presenti nelle sue feci. Quando inaliamo o entriamo in contatto con queste particelle fecali, insorge una infiammazione (nel naso, occhi, polmoni o cute) con successiva comparsa dei sintomi (riocongiuntivite, asma, prurito e dermatite).
E' possibile eliminare gli Acari?
L'eliminazione completa degli acari della polvere è quasi impossibile, tuttavia si può cercare di ridurre al massimo la sua concentrazione nell'ambiente domestico, seguendo semplici regole:
Materassi e cuscini devono essere avvolti in involucri impermeabili agli allergeni ma permeabili al sudore umano e vanno lavati ogni 2-3 mesi alla temperatura di 55-60°C. Un materasso può contenere fino a 2 milioni di acari. Nessun materasso è da considerarsi privo di allergeni, anche quelli in lattice contengono acari. E' stato dimostrato che i cuscini in materiale sintetico contengono più acari di quelli di piuma. La base del letto non deve essere "imbottita" poichè contiene più acari del materasso stesso. I bambini dovrebbero evitare di andare a dormire nella camera dei genitori se in questa non vengono adottate le stesse misure preventive;
Lavare la biancheria del letto a 55°C almeno 1 volta alla settimana ed esporre coperte e copriletti spesso al sole. E' possibile impiegare copricoperte e copripiumoni in materiale anti-acaro;
Sostituire i pelouche con giocattoli di legno, metallo o plastica in modo da essere facilmente pulibili. In alternativa è possibile bloccare la crescita degli acari mettendo i pelouche in freezer per 12-24 ore per poi lavarli;
Eliminare dalle stanze, in particolare dalla camera da letto, oggetti che trattengono polvere. Tappeti, moquette, tende, carta da parati di stoffa, soprammobili, ed è consigliabile tenere chiusi negli armadi libri e giocattoli;
Per le pulizie di casa si sconsiglia l'impiego della scopa e dello spolverino, in quanto sollevano la povere senza eliminarla efficacemente. Preferire aspirapolveri dotati di filtri ad acqua e di filtri ad alta efficienza (Filtro HEPA) e passare frequentemente un panno umido. Di scarsa utilità si dimostrano gli spray acaricidi in quanto non riescono a penetrare in profondità nei materassi e nei divani, al contrario si è dimostrata molto utile la pulizia con vapore (100°C) che uccide gli acari e distrugge le particelle fecali responsabili dell'allergia;
Se la casa è dotata di riscaldamento ad aria o di condizionatori i filtri devono essere puliti accuratamente ogni mese;
Rivestire i divani e le poltrone con tessuto anti-acaro;
Non aumentare l'umidità ambientale che favorisce la crescita degli acari. Non usare pertanto umidificatori, non stendere la biancheria in casa, dopo aver cucinato o fatto la doccia è opportuno arieggiare le stanze;
Non fumare! Il fumo passivo e attivo fa aumentare di 2-3 volte il rischio di malattie allergiche;
Nella scelta della località di vacanza evitare zone marine umide e prediligere l'alta montagna poichè al di sopra dei 1500 metri non crescono gli Acari!!;
Durante la pulizia della casa impiegare una mascherina protettiva. Cosa sono gli aspirapolvere dotati di filtri HEPA? I filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air) sono costituiti da fibre sintetiche e cellulosa, prodotti alla fine della 2° Guerra Mondiale per risolvere il problema della rimozione della polvere radioattiva. Sono in grado di trattenere tutti gli allergeni in quanto arrivano a catturare particelle fino ad un diametro minimo di 0,3 micron.
... pollini:
Le misure preventive ambientali sono di difficile attuazione. Non esiste alcun modo efficace per evitare la malattia, poiché non è possibile impedire del tutto l'esposizione ai pollini antigenici dispersi nell'aerosol biologico. Prima dell'inizio della stagione pollinica, il paziente dovrebbe rivolgersi all'allergologo, per impostare il programma preventivo o terapeutico più appropriato. Si può, infatti, cercare di limitare la manifestazione dei sintomi, evitando le cause che scatenano le reazioni allergiche e adottando alcune misure per ridurre l'esposizione agli antigeni allergizzanti. Il monitoraggio aerobiologico svolge un'attività di sorveglianza della qualità dell'aria, rivolta a misurare la concentrazione atmosferica dei principali pollini allergenici. La valutazione della componente pollinica responsabile dispersa nell'aria si rende concreta con i calendari delle fioriture (o bollettino pollinico), che possono fornire al paziente un importante supporto per la gestione clinica dell'allergia. Il soggetto allergico può essere aggiornato in tempo reale sullo specifico periodo di pollinazione, sulla potenziale esposizione all'allergene e, su indicazione medica, può ricorrere alla corretta terapia farmacologica preventiva o sintomatica. A tal proposito si consiglia di:
Lmitare le attività all'aperto durante la stagione pollinica, sopratutto se c'è vento;
Evitare di uscire nelle ore di maggior concentrazione pollinica. Ore centrali (10-16 h.) e subito dopo un temporale poichè la pioggia rompe i granuli pollinici in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree più profonde scatenando crisi d'asma;
Non tagliare l'erba o rastrellare le foglie nel periodo di picco pollinico;
Tenere chiuse le finestre durante le ore centrali della giornata;
Tenere chiusi i finestrini delle auto durante i viaggi;
Non parcheggiare l'auto sotto gli alberi;
Consultare sempre i calendari pollinici, ricordando che la fioritura è posticipata di 20-40 giorni in montagna oltre i 1000 metri;
La parietaria non cresce oltre i 1000 metri;
Durante a stagione pollinica, i pazienti dovrebbero trasferirsi in aree a bassa concentrazione pollinica. Zone marine o montane al di sopra dei 1000 metri;
Ricordare che i pazienti pollinosici possono presentare una sindrome orale allergica (prurito e gonfiore delle labbra, cavo orale e faringe) dopo ingestione di alcuni frutti, le cui proteine cross-reagiscono con i pollini.
Nelle persone suscettibili, il contatto con gatti, cani ed altri animali domestici può scatenare una violenta reazione di ipersensibilità del sistema immunitario, che interessa principalmente le vie respiratorie, in particolare, l'allergia agli animali domestici è innescata dall'esposizione all'insieme delle componenti proteiche (allergeni) contenute in peli caduti, scaglie di pelle morta, saliva od urina. Gli allergeni, infatti, sono particelle microscopiche e leggere, che diffondono facilmente nell'aria e permangono a lungo in un ambiente. Non è quindi necessario un contatto diretto con l'animale. Addirittura, chi è particolarmente sensibile può manifestare una reazione allergica anche quando si avvicina a persone che sono venute direttamente a contatto con un animale o quando entra in una stanza in cui questo non soggiorna più da mesi. L'animale più "pericoloso", da questo punto di vista, è il gatto, dato che la sua saliva e la sua forfora contengono un forte allergene. A seguire, il cane ed il cavallo.
Si consiglia di allontanare l'animale!!
Qualora il paziente non possano o non vogliano allontanare l'animale:
Non fare entrare l'animale nella camera da letto;
Ricoprire materassi, cuscini, piumoni, coperte e divani con Coprimaterasso Antiacaro. Questo provvedimento riduce la dispersione dell'allergene;
Eliminare tappeti e tappezzeria, rendere la casa facilmente lavabile con un semplice panno umido;
Usare aspirapolvere con filtro HEPA;
Lavare frequentemente gli indumenti poichè l'allergene si accumula in grandissima quantità;
Lavare l'animale ogni 2 settimane e spazzolarlo regolarmente;
Lavarsi le mai dopo aver accarezzato l'animale ed evitare ogni contatto con il viso;
Anche se il gatto maschio produce una maggiore quantità di allergene rispetto alla femmina, non è di alcuna utilità la castrazione;
Prima di recarsi a casa di amici che possiedono animali assumere i farmaci consigliati dall'allergologo e portare con sè le medicine per risolvere crisi allergiche.
... muffe:
Le Muffe o Micofiti rilasciano spore allergizzanti che possono causare sintomi respiratori persistenti (muffe indoor) o limitati alla stagione estate-autunno (muffe outdoor). Se la muffa cresce in ambienti esterni le spore vengono rilasciate nell'aria tra giugno e settembre, cioè quando le piante, sulle quali crescono le muffe, appassiscono. I Miceti dell'Outdoor più importanti sono: l'alternaria (cresce su ortaggi e frutta), l'aspergillus (su vegetali, fiori, fieno e terreno) e il cladosporium (che presenta due picchi: a giugno e a settembre). La dispersione di spore di alternaria avviene solo se l'aria è secca e causa soprattutto asma in virtù delle sue piccole dimensioni. I Miceti dell'Indoor sono rappresentati soprattutto da Aspergilli e Penicilli e crescono in condizioni di umidità superiore al 50-60%, sui tappeti, muri, moquette, tappezzeria, polvere e alimenti avariati. Questi miceti rappresentano un problema persino per le biblioteche e le pinacoteche.
Norme di profilassi ambientale:
Areare frequentemente per almeno 1 ora al giorno la camera;
Riscaldare uniformemente gli ambienti;
Non asciugare la biancheria all'interno della casa;
Usare depuratori con filtri HEPA;
Evitare la presenza di polvere;
Evitare la formazione di eccessiva umidità in bagno e in cucina;
Non eccedere con la presenza di piante ornamentali;